Uno delle figure dell’equitazione classica, riportata anche nel dressage: è L’APPOGGIATA!
Il cavallo deve incrociare gli arti anteriori e quelli posteriori, compiendo un movimento laterale e in avanti, tracciando una sorta di diagonale.
Un esercizio impegnativo, sia per il cavallo che per il cavaliere. Si può eseguire in tutte e tre le andature (passo-trotto-galoppo) e il risultato, deve essere “un passo di danza”, che esprima leggerezza ed eleganza!
Molto utile per ampliare e ginnasticare il movimento delle spalle e del petto e per rinforzare la schiena del cavallo. Può essere utilizzato, come preparazione ai cambi di galoppo e agli spin, oltre che naturalmente agli slide-pass (passi laterali).
Per ottenere questo risultato, il cavallo deve conoscere e rispondere bene alla cessione della gamba.
Nel mio metodo inizio ad insegnare l’appoggiata al passo lungo una staccionata o fence, questo per avere un punto di riferimento e capire se mi muovo in linea e correttamente. Come in ogni esercizio nuovo, la prima fase mi serve a far capire al cavallo cosa voglio. Non curo la precisione, ma premio ogni piccolo tentativo e sforzo del cavallo, nel compiere il movimento giusto.
Faccio pressione con la gamba esterna al senso dell’appoggiata, appena dietro il sottopancia e prendo un contatto in bocca sufficiente per far compiere al cavallo un movimento laterale senza rallentare e senza perdere l’impulso in avanti. L’altra gamba infatti, mi aiuta nello spingere il cavallo verso l’imboccatura, per innalzare la schiena. Aspetto ora, che il cavallo trovi la soluzione per uscire dalle mie “ pressioni ” e appena si sposta di lato, premio rilasciando immediatamente, continuando a camminare in avanti e in linea retta.
Nella prima fase di addestramento di questa manovra, per facilitare lo spostamento delle spalle e per fare in modo che il cavallo non si appoggi troppo sull’imboccatura, utilizzo un filetto e con la redine diretta fletto molto nuca e collo di lato, dalla stessa parte in cui faccio pressione con la gamba e uso la redine opposta come regolatrice per mantenere il tronco del cavallo diritto.
Man mano che il cavallo impara l’esercizio, aumento i passi dello spostamento e fletto sempre meno collo e nuca di lato, fino ad arrivare a eseguire un’appoggiata con il cavallo perfettamente allineato e riunito sotto di se.
Inizia poi la seconda fase, la fase di consolidamento della manovra. In questo passaggio esercito molto il cavallo al trotto, perché lo facilita a incrociare gli arti e a mantenere il ritmo. Importante in questa fase, è stimolare il cavallo a mettere energia nell’azione, rendendolo sempre più sensibile e reattivo alle pressioni. Per ottenere questo, premio il cavallo, quando esegue una sequenza di passi con ritmo energico, rompendo l’andatura e facendolo camminare per 10-20 secondi, poi ripeto la richiesta.
Una volta che il cavallo esegue bene l’appoggiata al passo e al trotto, completo l’addestramento con la terza fase, insegnando l’esercizio anche al galoppo. La rifinitura, consiste poi nel passare dalla guida a due mani, a quella a una mano.
Ottenere l’appogiata a tutte le andature e sinonimo di un cavallo atletico e ben dressato.
Ci tengo a precisare che nel metodo Gabrielecavalli, per facilitare l’apprendimento e la preparazione del cavallo ad alcune manovre, parte del lavoro viene prima eseguito da terra. Nel caso dell’appoggiata, sia prima che durante l’insegnamento dell’ l’esercizio in sella, si lavora a terra utilizzando, in questo caso, le redini lunghe.