Scivolare in frenata, trasportati dai possenti muscoli di un cavallo, immaginare che le sue gambe siano il prolungamento delle nostre, acquattarsi sulla sella e ‘galleggiare’ sulla sabbia. Armonia ed eleganza, sensazione di potenza e leggerezza allo stesso tempo, un’emozione che ti entra nelle vene come una droga e ti porta a cercare sempre più l’esecuzione perfetta.
Questo lo sliding-stop, simbolo del reining!
Tre gli “ingredienti” fondamentali per ottenere questa spettacolare manovra:
- Corsa
- Bocca
- Voce
Bisogna premettere, che prima di insegnare al cavallo a scivolare, è necessario insegnare al cavallo lo stop.
Tutti i cavalli infatti, possono arrivare ad eseguire una fermata in modo corretto, ma non è per tutti, fermarsi scivolando seduti sul posteriore.
La conformazione fisica, la genetica e l’attitudine giocano un ruolo importante. Non a caso, nel reining, l’occhio attento degli allevatori, specialmente in questi ultimi anni, ha portato a selezionare molto i soggetti con le migliori attitudini.
Detto ciò, andiamo ad analizzare, quelli che per me, sono gli elementi fondamentali per insegnare a un cavallo lo sliding-stop. Per approfondimenti sull’argomento vedi anche http://www.horses-and-horse-information.com/articles/horse-training.shtml
Corsa
Non può esserci un buono stop, se prima non abbiamo costruito una buona corsa e per buona corsa intendo che il cavallo sappia correre dritto, libero e con impulso.
Correre dritti, non è una cosa scontata. Spesso, molti cavalieri non professionisti, commettono l’errore di allenare troppo il cavallo sui cerchi oppure si allenano in arene troppo piccole dove sono costretti a girare frequentemente e i cavalli non riescono mai ad allineare le spalle, in particolare quando devono correre in linea retta.
Per verificare se il nostro cavallo sa correre dritto, dobbiamo galoppare al centro del lato lungo dell’arena e lasciarlo libero. Non dobbiamo guidarlo con le redini, ma solo con le gambe e vedere cosa succede.
Se il cavallo tende ad andare verso destra o verso sinistra, dobbiamo correggerlo impostando la traiettoria con le redini e poi lasciarlo di nuovo libero. Per fare questo esercizio, è importante allenarsi in un’arena sufficientemente grande e aspettare che il cavallo sbagli prima di correggerlo. Il risultato deve essere quello di avere un cavallo che sa correre dritto, in linea retta, senza essere aiutato.
Io non uso “fensare” molto i cavalli e in particolare per costruire una buona corsa, preferisco fare grandi rettangoli da una parte all’altra dell’arena. Questo mi permette di tenere il cavallo concentrato sulla corsa. Facendo un rettangolo il cavallo non si aspetta che lo fermerò in fondo allo steccato e rimane attento alle mie richieste senza anticipare.
Come ultima cosa, insegno la progressione, il rundown.
Il cavallo deve correre da un punto ad un’altro dell’arena con impulso ma senza scappare e la velocità deve essere progressiva. Impulso non significa velocità, ma significà energia nel movimento. Un cavallo che ha impulso si impegnerà anche nella fermata, mentre un cavallo che corre senza impulso avrà uno stop debole.
Per la velocità, aumento o rallento con l’aiuto delle gambe e faccio alcuni esercizi al fine di far rimanere il cavallo, attento ai comandi.
Nei rundown, evitare che i cavalli si scaldino troppo o che ci anticipino è un lavoro che richiede particolare attenzione ed esperienza.
Bocca
La bocca è la punta dell’iceberg. I cavalli poggiano su quattro zampe e la loro colonna vertebrale è posizionata in orizzontale. Questo significa che quando cavalchiamo, tutto quello che succede in bocca interferisce con il resto del corpo. Da qui l’importanza di mantenere una bocca integra nel cavallo e di curare tutti i problemi rilegati alla dentatura dell’animale, prima di procedere con l’addestramento.
Molti cavalli, imparano a fermarsi anche senza un contatto con la bocca, ma fermare il cavallo con le mani, attraverso le redini, lo considero un passaggio obbligato nella fase di addestramento e ‘un freno di emergenza’ nelle fasi di perfezionamento, oltre a considerarlo una correzione per alcuni esercizi.
A mio parere, insegna all’animale ad assumere la posizione corretta. Rende la schiena flessibile e lo aiuta ad inarcarla, permettendogli di portare il posteriore sotto di se.
Il collo, nello sliding-stop deve fungere da bilanciere e le spalle si devono innalzare per permettergli di camminare in avanti con le zampe anteriori, mentre quelle posteriori sono bloccate.
Per ottenere questo, è fondamentale aver costruito prima, una bocca morbida. Il cavallo deve saper cedere all’imboccatura senza resistenze e deve sapersi riunire.
Il back è uno degli esercizi che tengo più in considerazione per costruire un buono stop. (clicca qui) Quando un cavallo sa indietreggiare in modo fluido, lasciandosi prendere con le redini, senza porre resistenza, è molto probabile che non avrà problemi a fermarsi.
Quello che fa la differenza in questa manovra, è l’uso delle mani. E ‘ necessario sviluppare una particolare sensibilità nel prendere contatto con la bocca del cavallo. Tirare eccessivamente, significa portare l’animale a difendersi e a irrigidirsi e non gli permette di usare correttamente il corpo e la schiena.
Un lavoro graduale e una preparazione corretta sono la chiave del successo.
Voce
Nella monta western, fin da puledri, a tutti i cavalli viene insegnata la parola o per meglio dire il suono Whoa!
Non solo in sella, ma anche con il lavoro da terra, alla corda o in tondino, whoa significa fermarsi.
Va pronunciata con tono calmo e profondo della voce, lentamente ma non troppo prolungato, dando l’accento sulla lettera ‘o’ che si trascina.
Molti addestratori, nel montare a cavallo, fanno associare la parola whoa all’indietreggiare, in modo che il fermarsi diventi una conseguenza di una richiesta di retromarcia repentina. A me piace associare come immagine a questo concetto, una nave che inverte il senso dell’elica nei motori.
Insegnare lo stop e lo sliding-stop senza contatto in bocca, non è solo far rispettare la voce, ma è anche far capire al cavallo i segnali dati con il nostro assetto.
Dobbiamo sederci profondamente in sella e ammorbidire le anche, ruotando il bacino. I talloni scendono verso il basso e le gambe si staccano dalla pancia del cavallo.
Una cosa da non trascurare per niente è il terreno su cui ci alleniamo. Deve essere preferibilmente in sabbia e il fondo deve avere la giusta consistenza. Troppa sabbia non ci permette di scivolare, poca sabbia invece rischia di farci scivolare troppo compromettendo l’equilibrio del cavallo.
Non ultime le protezioni agli arti posteriori, i famosi skiboots.
Terreno adatto e protezioni sono la base per affrontare questa impegnativa manovra e assicurarsi che il cavallo non si faccia male.
Se abbiamo tutti questi presupposti, il ‘whoa’ deve essere un comando tassativo!
Molti cavalieri non professionisti commettono l’errore di pronunciare la parola whoa anche solo per rallentare il cavallo. Dobbiamo invece usarlo solo ed esclusivamente per fermarci. Il cavallo deve imparare a fermarsi immediatamente quando diciamo questa parola. Non un passo in più, come se fossimo giunti sull’orlo di un precipizio.
Slide or die !!!
Buongiorno … volevo chiedervi per imparare lo stop bisogna metterci i slaider .. perchea.mia cavalla sl wo si ferma subito e stoppa anche pero nn va sotto tanto … forse perche nn ha i slaider?
Ciao Ferdinando,
scusami ma in questo periodo sono stato particolarmente impegnato e sono un po’ in ritardo con la risposta…
Per quanto riguarda la tua domanda c’è da chiarire un punto:
un discorso è la fermata e uno ben diverso è lo sliding stop.
Tutti i cavalli di tutte le razze e per qualsiasi disciplina possono imparare l’alt, ossia la fermata. Per fermata si intende l’arresto repentino del cavallo.
Per effettuare l’alt non è necessario che il cavallo sia ferrato con gli slider.
Se invece parliamo di sliding stop allora le cose cambiano, infatti non è per tutti i cavalli fare una fermata scivolando su gli arti posteriori.
La cosa più importante quando insegni al tuo cavallo a scivolare è fare in modo che non si faccia male!
Detto questo è ovvio che le dovute precauzioni sono d’obbligo. Per precauzioni intendo tre cose fondamentali:
1 – Usare sempre le protezioni agli arti, sia sugli anteriori che sui posteriori.
2 – Tenere il cavallo regolarmente pareggiato e con la ferratura giusta ( quindi gli slider dietro assolutamente sì !!! )
3 – Allenare il cavallo su un terreno idoneo !
Spero di averti chiarito i dubbi e grazie per avermi contattato 🙂
Gabriele