Un giorno Pat Parelli chiese a Tom Dorrance: qual’ è la migliore imboccatura per un cavallo?
… e Tom dall’alto della sua esperienza rispose: quella che piace di più al cavallo!
Una risposta apparentemente ridicola, ma che non lo è affatto. Ogni buon addestratore dovrebbe saper individuare quale imboccatura è più indicata e opportuna, riconoscere con quale il cavallo si sente più a suo agio e risponde meglio, per far prevalere la comunicazione del binomio e ottenere i risultati prefissati.
In questo settore, il mercato di oggi, offre una sorprendente varietà di imboccature e non c’è che l’imbarazzo della scelta.
La scelta dipende principalmente dai materiali, dalla forma, dalle dimensioni, dal tipo di attività che si pratica e a volte anche dall’aspetto estetico o dalla moda del momento, ma cosa più importante, si dovrebbe scegliere soprattutto in base al grado di addestramento del cavallo. Qui però entriamo in un discorso infinito, pieno di teorie contrastanti, di filosofie di pensiero opposte e di esperienze diverse che spesso e volentieri sono in disaccordo tra un addestratore e l’altro.
Nonostante ciò, in questo articolo vorrei fare alcune personali considerazioni su quelle che a volte sono convinzioni che a mio avviso costituiscono fonte di confusione per molti cavalieri:
- La severità dell’imboccatura la fa la mano del cavaliere
Questa è una delle affermazioni che si sentono spesso e che ‘riempiono la bocca’ di molti insegnanti. Senza ombra di dubbio è vera ma merita una precisazione. La mano del cavaliere fa molto la differenza ma non si può ignorare il fatto che esistano imboccature più severe di altre. Per esempio, anche se usato da mani esperte, un morso cathedral rimarrà sempre più severo di un filetto ad anelli e pur volendo usarlo male un filetto grosso in gomma non farà mai i danni che può fare un filetto sottile a torciglione. A conclusione credo che sia d’obbligo insegnare a un cavaliere ad usare con sensibilità le mani, ma alcuni danni si potrebbero limitare scegliendo imboccature poco severe e lavorando con più conoscenza sull’addestramento del cavallo.
- Il barbozzale aumenta la severità del filetto
Niente di più falso. Il barbozzale nel filetto ‘dovrebbe’ servire solo a migliorare la stabilità del filetto stesso. Dovrebbe aiutare a mantenere il filetto nella giusta posizione o a evitare che scorra dentro alla bocca del cavallo se il cavallo la apre, ma anche questa funzione a volte non è efficace. Quello che è sicuro è che il filetto non ha leve e quindi non ha bisogno di un fulcro per esercitare la sua funzione come invece è necessario nel morso. Per questo anche se è presente sul filetto, non aumenta la severità. In alcuni libri di equitazione, non a caso viene anche definito ‘finto barbozzale’.
- Se il cavallo ha la bocca dura meglio un morso del filetto
Questo oltre a essere falso è anche pericoloso. Nei cavalli non esistono bocche dure, ma esistono corpi rigidi. Quando un cavallo è duro in bocca significa che il suo corpo è teso, poco flessibile e non sta lavorando in modo rilassato e morbido. Cercare di avere più controllo mettendo un imboccatura più severa, porterà il cavallo a difendersi ancora di più e comporterà due conseguenze. La prima è che avremo un cavallo sempre più rigido. La seconda è che saremo costretti ad aumentare sempre di più la severità del morso man mano che andiamo avanti a montarlo.
Nessun morso può sostituire la carenza di addestramento del cavallo.
Personalmente ritengo che prima di passare al morso, anche nella monta western, vada insegnato al cavallo ad essere morbido e flessibile montato con il filetto. Inoltre è mia consuetudine, anche nei cavalli adulti, ritornare dal morso al filetto per qualche sessione di lavoro, se il cavallo presenta delle rigidità montato con il morso. A conclusione, ritengo che l’ottica di montare con il morso debba essere riservata nella guida a una mano con cavalli che hanno già una bocca morbida, solo per affinare maggiormente la comunicazione e alzare il livello di performance. Se si presentano dei problemi con il filetto è inutile cambiare imboccatura, perchè questo porterà solo ad un apparente miglioramento ma non risolverà i problemi.
( Clicca qui per approfondire differenze tra morso e filetto )
- I cavalli possono essere montati senza imboccatura
Questo è una teoria interessante e sempre più di attualità, in particolare in campo etologico, ma risulta anche un argomento di discussione e perplessità. Sempre più spesso leggo articoli o vedo filmati che evidenziano quanto sia dannoso per il cavallo l’uso dell’imboccatura, ma per fortuna non ho mai riscontrato nella realtà questi danni così frequenti come a volte si vuol far credere. E’ vero che esistono delle realtà di abuso o di cattivo uso delle attrezzature che possono provocare dolore o lesioni all’animale, ma questo purtroppo non riguarda solo l’uso delle imboccature ed è l’espressione di una cattiva equitazione che và fermata e denunciata. E’ vero anche, che se si pensa che il cavallo nasce libero e selvaggio, tutto quello che lo condiziona, da parte dell’uomo, potrebbe essere considerato una forzatura. Per me, decidere di montare senza imboccatura è un modo di interpretare il cavallo e una scelta che va assolutamente rispettata, ma credo anche che per quanto riguarda il settore delle competizioni, sia molto difficile preparare e raggiungere alti livelli comunicando senza imboccatura. Inoltre non bisogna sottovalutare che il cattivo uso di alcuni hackamore o capezze può provocare ugualmente lesioni al cavallo anche se non direttamente in bocca. Imboccatura o meno l’importante è il feeling e la sensibilità con cui comunichiamo.
Nel mio programma di addestramento insegno ad alcuni cavalli ad essere montati freestyle o bridleless e mi diverto ogni tanto a praticare la monta dei nativi americani ( clicca qui se vuoi saperne di più) ma per quanto riguarda le imboccature ho ridotto all’essenziale le mie scelte. Tranne in qualche caso particolare, le mie scelte sono fondamentalmente tre in base al livello di addestramento del cavallo.
- Hackamore con capezzina in corda: per puledri in fase di doma
- Filetto liscio a D: puledri e cavalli adulti guidati a due mani
- Morso correction a leve medie: cavalli adulti guidati a una mano
Queste tre attrezzature sono quelle che uso nel 90% dei casi, il 10% di varianti sono o sul filetto cambiando le dimensioni delle barre e scegliendo gli anelli piuttosto che a D, oppure sul morso cambiando la lunghezza delle leve o un morso fisso invece che spezzato.
Tante imboccature o una sola ???
P.S. Non cercate nell’imboccatura quello che vi manca nell’esperienza, nella tecnica e nella sensibilità delle mani.