Come mi vedi oggi ???


Molti studi sono stati fatti, ma non si è ancora stabilito con certezza, se i cavalli ci vedono in bianco e nero o a colori. La teoria più accreditata è quella che i cavalli abbiano una percezione bicromatica e che percepiscano alcuni colori come il blu e il giallo e che il resto si basi prevalentemente su una scala di sfumature di grigio.

( Se vuoi approfondire questo argomento clicca qui e leggi l’articolo ‘La vista del cavallo’ )

L’argomento però che voglio trattare in questo articolo, non è la vista binoculare, monoculare o a colori del cavallo ma la sua percezione di noi umani.

Articolo-Come mi vedi oggi-

In campo etologico si sente molto parlare di come l’uomo abbia caratteristiche da predatore, rispetto al cavallo che in natura è una preda, facendolo passare come il primo problema da affrontare. Queste differenze dipendono dalla diversità fisica, da motivi comportamentali, di alimentazione e addirittura dall’odore della pelle. Ma siamo sicuri che sia realmente così e se lo è, in che modo incide sul rapporto che abbiamo con i cavalli ???

Vi invito a fare alcune riflessioni…

La scienza dimostra, come l’uomo in natura, se dovessimo basarci solo sulla sua conformazione fisica, risulterebbe un essere vivente particolarmente innocuo rispetto ad altri animali. A parte gli occhi in posizione frontale, non dispone di denti o artigli acuminati ne di morsi o pungiglioni velenosi o di altre caratteristiche che possano vantare attacchi mortali come gli altri predatori.

Per poter sopravvivere e cacciare ha dovuto costruire delle armi e usare l’ntelligenza per inventare strategie vincenti ma dal punto di vista fisico, sarebbe stato molto vulnerabile e debole.

E’ difficile pensare che possa incidere anche l’odore della pelle, considerando che l’uomo non si alimenta di sola carne come fanno la maggior parte dei predatori in natura e avrebbe comunque un odore diverso nei vegetariani o vegani sempre più presenti nella società d’oggi.

Che cos’è allora che ci fa percepire come predatori e che nell’evoluzione dell’uomo è rimasto comunque radicato e immutato dentro di noi ???

Ho pensato a molti aggettivi, ma quella che forse rappresenta di più il concetto che voglio esprimere è l’aggressività.

Articolo-Come mi vedi oggi-1Quando ci relazioniamo con atteggiamenti o comportamenti aggressivi, i cavalli si sentono minacciati e impauriti e si mettono sulle difensive cercando di seguire il loro istinto. Per una buona relazione basta quindi cambiare solo questo ?

Direi di no e direi che dietro a questo ci sia molto di più di una semplice relazione tra preda e predatore.

Non dobbiamo comunque ignorare il fatto, che anche i cavalli, nella storia della loro evoluzione, hanno modificato di molto le loro abitudini di vita e il loro comportamento con l’uomo.

I cavalli con cui ci relazioniamo oggi, non sono cavalli selvaggi che vivono completamente liberi in natura, ma sono cavalli nati e cresciuti in cattività. Di conseguenza, a parte una naturale diffidenza, sicuramente non ci percepiscono come il leone della savana, che al solo odore bisogna fuggire.

Quello che fa la vera differenza credo sia l’eccezionale sensibilità del cavallo e a volte la poca sensibilità dell’uomo.

Non bisogna sottovalutare che i cavalli ci osservano, ci annusano e ci valutano continuamente. Sanno in che posizione metterci all’interno del loro “branco”. Riescono a entrare perfettamente dentro alla nostra mente, alle nostre emozioni e al nostro cuore. Senza farci domande, sanno perfettamente chi siamo come persone, che intenzioni abbiamo e di che umore siamo. Il loro istinto li guida e non sbagliano!

Ogni giorno può essere diverso e in base a come siamo noi, anche loro cambiano.

Quindi la domanda da porci forse è questa: Noi umani, siamo in grado di percepire nei cavalli quello che loro vedono in noi ??? Siamo in grado di guardarci come ci guarderebbe un cavallo ???

In tutti questi anni passati insieme ai cavalli, ho capito che due cose sono molto difficili da raggiungere: entrare nella loro mente e conquistare il loro cuore.

Questo è l’obiettivo da inseguire, perchè quando ci riesci, nulla è più impossibile…

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Informazioni su gabrielecavallin

Tecnico federale di 2° livello di equitazione americana e trainer che per passione personale studia e pratica i metodi moderni di comunicazione con il cavallo. Le sue fonti di ispirazione sono Monty Roberts, John Lyons, Pat Parelli e Clinton Anderson in particolare, ovvero i migliori addestratori dei metodi così detti naturali.

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