I cavalli sono metereopatici ??? No!!! …ma per alcuni versi lo sono. Scopriamo perchè!
Per quanto riguarda l’umore, l’essere tristi quando c’è freddo, buio o brutto tempo, direi proprio di no.
La natura e di conseguenza gli animali sono così meravigliosi e allo stesso tempo così “semplici”, che prendono tutto quello che viene dalla vita in modo naturale, vivendo ogni istante in maniera presente e istintiva, senza pensare a un passato o a un futuro. Non pensano a quello che avrebbero potuto fare o non fare, non pensano se fa freddo o se fa caldo, se piove o c’è il sole, semplicemente lo accettano e basta.
Di conseguenza non ho mai visto un cavallo triste perchè piove, anzi, se si osservano dei cavalli liberi al paddock, possiamo notare come continuino a mangiare e a giocare tra di loro senza curarsi della pioggia e spesso senza neanche cercare un riparo.
Quello che vorrei trattare però in questo articolo è un altro aspetto interessante e tenuto poco in considerazione, in cui invece il tempo o il clima può condizionare i cavalli.
Partiamo da una riflessione: anche se non ci sono cambiamenti di umore simili a quelli umani, vi siete mai chiesti perchè le giornate dei cavalli non sono tutte uguali ?
L a risposta credo si possa trovare analizzando i sensi del cavallo e il suo istinto e come questi possano influenzare e condizionare l’atteggiamento e il comportamento in particolari condizioni.
Un primo comportamento particolarmente riconoscibile, di evidente nervosismo, lo si può notare nelle giornate ventose. Sarà capitato a molti di accorgersi come i cavalli siano particolarmente in allerta in giornate di questo tipo.
La risposta a questo insolito comportamento, dipende dal fatto che i cavalli non si affidano come primo senso alla vista, ma in essi prevale l’olfatto e l’udito. Di conseguenza quando c’è molto vento, gli odori vengono trasportati velocemente e i rumori possono risultare più o meno forti e percettibile in base a dove tira il vento.
Questo non percepire tali impulsi in modo chiaro, rende i cavalli più nervosi ed è anche frequente notare che si condizionino tra di loro più del solito. Infatti l’improvvisa reazione anche di un solo soggetto, condiziona molto anche gli altri, perché potrebbe significare qualche pericolo non segnalato o percepito in quel momento da tutti.
Sempre per una questione di olfatto e di variazione di temperature, anche la primavera risveglia i sensi assopiti durante l’inverno.
In questo periodo la terra si riscalda dal freddo e prende vita, sprigionando una vera tempesta di odori.
E’ in primavera che aumentano le nascite dei puledri e iniziano i calori delle giumente. Naturale conseguenza di questi eventi è il richiamo degli stalloni e la voglia dei maschi di mettersi in mostra e di animarsi. Mai come in questo periodo aumenta la voglia di comunicare tra i cavalli.
Le scuderie risuonano di nitriti e fremiti e anche nei castroni si può notare una particolare vivacità e vitalità nei comportamenti.
Durante l’inverno non è l’olfatto a incidere sui cambiamenti, ma la voglia di muoversi e riscaldarsi.
Con il freddo pungente o in giornate di aria “frizzante” i cavalli aumentano la voglia di giocare e di scaricare le energie in eccesso. Non tollerano molto volentieri le lunghe giornate di riposo in box e prevale l’istinto alla corsa e al movimento.
In questo periodo, per i cavalli impiegati a sella è bene ricordare che con il freddo sono più soggetti a strappi e a dolori articolari ed è sempre meglio dedicare loro un adeguato tempo per il riscaldamento muscolare prima del lavoro.
Durante l’estate invece è tempo di risparmiare le energie e prevale l’istinto di conservazione.
I cavalli durante questo periodo dell’anno tendono a essere particolarmente pacati ed emerge la loro pigrizia. Cercano luoghi freschi e ombreggiati, dove il movimento è limitato al mangiare e al mandar via le mosche.
In questo periodo, per i cavalli da sella il riscaldamento muscolare ha bisogno di poco tempo ed è molto importante impartire sessioni di lavoro brevi e nelle ore più fresche della giornata. Inoltre, bisogna prestare particolare attenzione a evitare colpi di calore e disidratazione, integrando un’adeguata quantità di acqua e sali in caso di sudorazioni intense.
In conclusione, se addestramento significa anche e soprattutto comprensione, saper riconoscere e capire il perchè di alcuni cambiamenti di comportamento da parte dei cavalli può aiutare molto nel pianificare un lavoro idoneo, che tenga in considerazione le vere motivazioni e sappia adottare le strategie giuste per un corretto adattamento alle diverse situazioni.